Pratiche ingannevoli nelle vendite online di smartphone
Una scoperta scioccante è stata fatta da un cliente a Qingdao, in Cina, che ha acquistato un presunto iPhone 13 Pro Max nuovo di zecca per oltre 5000 yuan su Taobao, solo per scoprire sei mesi dopo che il dispositivo non riusciva a caricarsi correttamente. Dopo un’ispezione, è emerso che alla batteria del telefono era stato aggiunto un circuito esterno aggiuntivo, causando una diminuzione della salute della batteria dal 100% all’84% una volta rimosso. Nonostante fosse commercializzato come nuovo, l’ispezione di terzi ha mostrato oltre 800 cicli di ricarica sul telefono.
Il cliente, il signor Liu, ha sollevato preoccupazioni con il venditore, che ha insistito sul fatto che il telefono fosse ancora “nuovo di zecca”. Il servizio clienti di Taobao ha richiesto al consumatore di fornire un “rapporto di ispezione ufficiale di Apple”, nonostante Apple abbia dichiarato di non offrire tali servizi. Mentre il signor Liu continua a cercare giustizia, le pratiche discutibili nel mercato online degli smartphone diventano sempre più evidenti.
Questo incidente mette in luce le pratiche ingannevoli a cui alcuni venditori ricorrono nel vendere telefoni ricondizionati come nuovi, approfittando dei consumatori sprovveduti. Con discrepanze tra la data di acquisto effettiva e la data mostrata sul numero di serie del dispositivo, è evidente che occorre implementare misure più rigorose per proteggere i consumatori da cadere vittima di tali sistemi.
Mentre il caso si evolve, la determinazione del signor Liu nel lottare per i suoi diritti serve da promemoria per i consumatori di rimanere vigili durante gli acquisti online. Attraverso la consapevolezza e l’azione contro tali pratiche fraudolente, i consumatori possono lavorare collettivamente verso un mercato online più trasparente e affidabile.