La Società degli Autori critica l’assenza di consultazione sugli accordi di Spotify per gli audiolibri
La Società degli Autori (SoA) ha espresso profonda preoccupazione per gli accordi di streaming che i principali editori hanno concordato con Spotify, sottolineando una mancanza di consultazione1. Questa preoccupazione è emersa in seguito all’annuncio di Spotify di rendere disponibili più di 150.000 audiolibri come parte delle sottoscrizioni a Spotify Premium5.
La SoA ha sollevato dubbi sulla trasparenza e l’azione dei principali editori che hanno accettato gli accordi di streaming con Spotify2. Questi accordi sono stati visti come un passo avanti nella visione di Spotify di diventare la destinazione unica per tutte le cose audio. Tuttavia, la SoA sostiene che gli autori e gli editori dovrebbero essere consultati in modo più ampio su tali accordi, per garantire che i loro diritti e interessi siano adeguatamente tutelati.
Spotify ha risposto a queste preoccupazioni affermando che la loro offerta di audiolibri è un’estensione del servizio di streaming musicale e podcast, e che l’obiettivo è di supportare gli artisti mentre le persone ascoltano la loro musica4. Tuttavia, la SoA sostiene che la mancanza di consultazione e trasparenza negli accordi di streaming potrebbe avere un impatto negativo sugli autori e gli editori. Pertanto, la SoA chiede una maggiore trasparenza e azione da parte degli editori e di Spotify per garantire che gli interessi degli autori siano al centro di tali accordi.